La Yurta
"Yurta" è una parola di origine turca che significa casa, dormitorio, tenda, tendone, focolare, paese, patria.
La yurta è l'abitazione dei pastori nomadi della steppa nell'Asia centrale e orientale da più di due millenni.
Indica una struttura circolare in legno con le pareti a graticcio, sopra le quali posa un tetto a struttura conica, costituito da una serie di travetti che partono da un cerchio (corona o tamburo) in legno ed arrivano alla sommità delle pareti. La copertura tradizionale è costituita da feltro, ottenuto battendo e arrotolando lana grezza bagnata di pecora.
La yurta non necessita di essere sostenuta da pali o tirata da funi, poiché sono gli stessi suoi elementi, parete e tetto, ad assicurarne la stabilità, agendo l’uno contro l’altro, in una meravigliosa sintesi di fisica e ingegneria.
Oggi la yurta fa la sua comparsa nei campeggi e nelle campagne, i suoi utilizzatori scoprono con sorpresa la poesia, la cultura e il genio inventivo di un popolo tenacemente nomade: i Mongoli.
La nostra prima sfida
La nostra prima sfida quasi per gioco
è stata la costruzione di una piccola yurta di 3m
per il compleanno di mia figlia nel 2010.
La seconda sfida
Dopo la prima esperienza, nello stesso anno ci siamo lanciati subito in un progetto un po più ambizioso.
Grazie agli incoraggiamenti e la sponsorizzazione effettiva
di Marcello Baraghini, editore e direttore
dell'Associazione Culturale "Strade Bianche - Stampa Alternativa,
abbiamo costruito una Yurta di 6m
per il 30-esimo anniversario della "Mostra Mercato di Artigianato Artistico e Antichi Mestieri"
nel pittoresco borgo di Sorano in provincia di Grosseto.
La Yurta ha ospitato tanti artigiani con le loro esposizioni
e ha dato spazio a un vero e proprio laboratorio creativo nomade per bambini anche negli anni seguenti.
La libreria nomade